Rumors della Shoah
IL PROGETTO
Il nostro progetto si sviluppa intorno a questa idea: mettere i ragazzi al centro dell'esperienza, cogliendo la loro capacità rielaborativa che utilizza tutti i canali ed i modi di espressione.
Il teatro di parola è una tipologia particolare di teatro in cui si privilegia la lettura
espressiva a voce alta di testi d'autore.
Questo modo di esprimersi punta alla potenza della parola evocativa per suscitare emozioni.
Così ogni capitolo dello spettacolo, che è presentato separatamente, si connota della lettura espressiva registrata dei ragazzi, delle loro scritte grafiche e delle illustrazioni degli episodi che costituiscono la scenografia, delle musiche di sottofondo rigorosamente registrate dal vivo e interpretate dai ragazzi, del coro dei ragazzi che accompagna e sottolinea i momenti della lettura espressiva.
Una coreografia, interamente elaborata dai ragazzi, sottolinea il senso di precarietà e del pergiudizio delle parole lette e delle storie raccontate.
Tutti gli aspetti della messa in scena sono gestiti autonomamente dai ragazzi, che sperimentano, registrano, provano, girano video, stanno al mixer, ai proiettori multimediali, suonano, danzano e recitano dal vivo.
Questo è, in estrema sintesi, lo spettacolo di teatro di parola che abbiamo denominato “Rumors della Shoah”
L'AMICO RITORVATO
di Fred Uhlmann
UN SACCHETTO DI BIGLIE
di Joseph Joffo
L'ISOLA IN VIA DEGLI UCCELLI
di Ury Orlev
immagine da cambiare
LE VALIGIE DI AUSHWITZ
di Daniela Palumbo
immagine da cambiare
foto di Federica De Angelis
VIAGGIO DELLA MEMORIA
di Lanterna magica